mercoledì 6 maggio 2015

UN VIAGGIO NEL PROGRAMMA- intervista a Eduardo Silvera

Eduardo Silvera è prima di tutto un uomo che spinto dalla propria curiostà ha portato avanti le sue passioni fino a concretizzarle in lavoro. Nasce lavorativamente parlando nella moda romana, dove si imbatte fortuitamente in quella che è diventata la sua vita: Il profumo.
Sono entrata nel suo mondo che si trova in un piccolo spazio elegantissimo nella famosa via di Ripetta. La prima sensazione che si prova è di non vedere più realmente. Ogni percorso durante il tour nel mondo delle essenze infatti rievoca nella mente ricordi personali. Quindi si lascia che la vista prenda un piccolo riposo e che i rumori del traffico sfreccino fuori da quella porta di legno di mogano, che sembra anche essa essere impregnata di essenza.
In realtà non c'è bisogno di fare domande, per Eduardo non è lavoro, viene naturale parlare. Solo che in un modo particolare.
Parte da un'immagine che descrive nel dettaglio. Riesce poi a trasmetterla così vividamente che di colpo è tua e mentre ti scopri un po ad occhi chiusi ad immaginare,la senti. E' lì, viva nell'odore della salsedine e del vento, sembra anche di sentire la sabbia sulla pelle,è così viva che per lo stupore riapri gli occhi e ritorni nella profumeria silvera, con questo uomo molto elegante con occhiali rotondi color nocciola e i baffi all'insù e la sua boccetta di profumo protesa. Ritorni alla realtà, ma non per molto perché ricomincia a parlare e allora inizia un altro viaggio, Ora nei boschi australiani dopo che è scoppiato un incendio. Si sente la cenere e l'odore di quando si bagna il legno ardente e poi confusi e si torna ad appropriarsi della vista, ed Eduardo sorride, sa l'effetto che fa.
Eduardo: Nulla sveglia un ricordo quanto un profumo.Il profumo è un'esperienza che travolge, un attimo in cui la realtà non esiste, ma si scatenano memorie o sentimenti. E' istinto che travolge.
Come pensi che l'architettura si possa legare al mondo dei profumi?
Mi vengono in mente a tal proposito tre fragranze, Statuario,Calacatta e Arabescato. Sono i profumi del marmo. E' un'idea di un industriale di Carrara che voleva associare la propria terra al materiale nobile che la caratterizza. Sono quindi essenze che parlano di mare ,montagna e di minerali. E parlano di marmo, che ha reso celebre opere d'arte immortali.
Così territorio e materia si sono uniti per diventare essenza, per idealizzare un viaggio tra passato, presente e futuro. Testimonianza e veicolo di continuità e permanenza dell'espressione artistica e architettonica dell'uomo.
Pensi si sia perso di vista in Italia la grande opportunità offerta dal campo dei profumi e delle lavorazione di essenze?
In Italia solo Mouillettes&Co che si trovano vicino Milano organizzano corsi di formazione e specializzazione riconosciuti e danno la possibilità di poter avere a disposizione la giusta gamma di essenze per iniziare un cammino da Naso. A Roma non c'è assolutamente niente, forse a Firenze si inizia a muovere qualcosa.
Se vuoi intraprendere questo cammino devi fare due cose: laurearti in chimica e frequentare dei corsi, molto spesso partendo per la Francia.
Ah, non pensavo si dovesse per forza prendere una laurea in chimica
Si, il profumo ha come effetto quello di stravolgere la realtà, le regole del tempo, ma ci vuole un'immensa disciplina, equilibrio matematico di formule e pesi. Vi trovo anche una ferrea geometria.Possiamo notarla dalle configurazioni chimiche alle tripartizioni canoniche come le note di testa cuore e fondo che costituiscono appunto la piramide olfattiva.
Che cosa pensi sia utile inserire all'interno di una scuola di maestri profumieri?

Parlando precedentemente già mi hai accennato che oltre la scuola vorresti ci fossero degli spazi verdi per i cittadini, come anche olfattori e gallerie di essenze visitabili da tutti. Io penso che si debba fare un discorso non direttamente relazionato alla produzione del profumo, ma nella nostra società dobbiamo mirare anche al packaging e alla ricerca della forma. Insomma penso tu mi possa capire.  

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